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SASSARI

mobilità dedicata

 

La città di Sassari vive una fase di asfissia da congestionamento, che deriva da decenni di mancata programmazione del trasporto pubblico e di una progressiva crescita del trasporto privato. Questa situazione di asfissia delle strade è stata gestita dalle Amministrazioni con provvedimenti volti a "limitarne" l'uso. ora a discapito delle auto ma anche, come recentemente avvenuto, a discapito dei pedoni che devono condividere i marciapiedi con le bici. Tutta questa affannosa ricerca e riduzione di spazi in assi stradali che non hanno alcuna possibilità di espansione, ha dato vita a un clima persecutorio nei confronti dell'utenza che, come nel caso della ZTL, ha portato si ingenti risorse economiche alle casse del Comune, ma scarsi benefici in termini di fluidità e usabilità delle strade. Questo caos spinge dunque il traffico verso le periferie e le zone "pseudoindustriali". Guardando Sassari dall'alto, però, balza agli occhi una potenzialità inespressa e sottoutilizzata di cui la città dispone, una rete ferroviaria già realizzata che, come una mano, collega tutte le periferie e l'Hinterland col cuore naturale e la sua Stazione. Il Programma Regionale di Sviluppo ha previsto già da molto tempo la trasformazione in Tranvia di tutti quei binari esistenti a scartamento ridotto ma, mentre Cagliari sta procedendo in tal senso a passo veloce, Sassari dorme e continua a ragionare sul modo di ottimizzare il traffico privato e l'ingolfamento delle strade, quasi ignorando la fortuna di avere una rete a terra pronta all'uso per collegare Alghero, Sorso, e i popolosi quartieri della periferia sassarese con la Stazione, gli Ospedali e con l'Emiciclo. In tutti questi anni però la politica che si è succeduta (destra e sinistra) ha ignorato quella mano fatta di binari che accarezza il Centro Storico della città.

la riattribuzione del suo ruolo Centrale nei trasporti pubblici, ridarebbe alla Stazione di Sassari e a tutto il quartiere che la circonda, una nuova ventata di sviluppo impedendo, di fatto, la ghetizzazione in atto, ridarebbe nuovo slancio alle imprese esistenti e a quelle che, in virtù dei nuovi flussi generati, saranno incentivate a crearvi nuova impresa. Non ultimo, ridarebbe ossigeno alle strade della città.

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La creazione di Isole Pedonali nel Centro Storico della città deve vedere la simultanea realizzazione di linee di trasporto pubblico dedicate. L'aver dirottato, in via sperimentale, dieci linee urbane esistenti nell'attraversamento dell'area blu, oltre ad avere aumentato il tasso d'inquinamento, non ha portato nuova utenza in centro, del resto se si voleva disincentivare l'uso dell'auto da parte degli automobilisti, si è ottenuto il solo risultato di farli scappare dal Centro. Per far diventare utente del mezzo pubblico un automobilista medio bisognerebbe dotare la città di parcheggi filtro periferici e gratuiti (alcuni ci sono già), con servizio bus navetta sino all'imboccatura più prossima dell'area Blu, con frequenza di 5 minuti e il costo della corsa rimborsato dai negozi (al primo acquisto). Questo tipo di mobilità dedicata inverte l'attuale vocazione da centrifuga in centripeta.

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